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Borsa Milano prende fiato, spread stabile

Dopo tante giornate all’insegna degli acquisti, le borse europee hanno approfittato della giornata di oggi per prendere fiato. Il focus resta sempre incentrato sulla campagna vaccinale e sugli stimoli fiscali negli Stati Uniti mentre all’interno dei confini nazionali il protagonista indiscusso è sempre Mario Draghi che, alle prese con le consultazioni, giovedì potrebbe salire al Quirinale con la lista dei ministri.

In particolare evidenza anche l’andamento del greggio, ai massimi da inizio anno sopra i 60 dollari il barile. Questo ha permesso ad Eni di registrare una delle performance migliori sul Ftse Mib (che ha chiuso a 23.300,49 punti, -0,54%), segnando un rialzo dell’1,08%. Giornata decisamente positiva anche per Saipem, salita dello 0,98%.

Giornata di conti per Mediobanca (+0,92%). Nella prima metà dell’esercizio, l’istituto di Piazzetta Cuccia ha registrato un utile netto di 410,6 milioni di euro, meno 12,2% nel confronto annuo. Gli analisti avevano stimato una contrazione più consistente in quota 350 milioni di euro.

Nel comparto bancario si segnala inoltre il +0,88% di Banco BPM, il -0,14% di Intesa Sanpaolo ed il -0,53% di UniCredit. Perfetta parità per MPS che, dopo il +19% di ieri, ha emesso una nota per precisare “che non è allo studio l’emissione da parte della Banca di alcuna obbligazione subordinata e, per quanto concerne l’interesse di fondi internazionali, si precisa che alla data odierna il solo fondo Apollo ha richiesto accesso alla data room”.

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Giornata negativa per il comparto delle aziende di pubblica utilità: Enel ha terminato con un -2,54%, A2A è scesa del 2,22% ed Hera ha lasciato sul campo l’1,67%.

Nel comparto obbligazionario, lo spread Btp/Bund si è confermato a 96 punti base (+0,3%). (in collaborazione con money.it)