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Chi è Maria Chiara Carrozza, prima donna presidente Cnr

"Essere la prima donna alla guida del più importante e grande centro di ricerca del Paese è una sfida e una responsabilità senza precedenti". A dirlo è Maria Chiara Carrozza, la prima donna a guidare il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) per i prossimi quattro anni, dopo essere stata già la più giovane rettrice italiana.

Laurea in Fisica all’università degli studi di Pisa, dottorato in ingegneria alla Scuola Superiore Sant’Anna, Maria Chiara Carrozza, 56 anni, non è solo professore ordinario di Bioingegneria Industriale e ricercatrice nei settori della biorobotica e della biomeccatronica. La presidente del Cnr nell'occuparsi di neuro-ingegneria della riabilitazione ha promosso quello che lei stessa ha definito "nuovo umanesimo scientifico, in cui l'evidenza scientifica è il metodo, ma l'umanità l'obiettivo per rendere più forti i fragili".

Autrice di numerose pubblicazioni e brevetti, responsabile di progetti europei, cofondatrice di spinoff accademici e attualmente direttore scientifico dell’Ircss Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus, Carrozza ha insegnato e condotto ricerche in centri e università in Italia, Europa, Stati Uniti, Giappone, Corea del Sud, Cina, sempre mettendo al centro quell'umanesimo tecnologico in cui "tra uomo e macchina non deve esserci antagonismo e i robot devono competere con i robot e non con gli esseri umani".

Da ministro dell'Istruzione, dell’Università e della Ricerca (2013-2014) e parlamentare della Repubblica, (XVII legislatura), aveva messo al centro della sua azione il miglioramento della condizione di ricercatrici e ricercatori e anche oggi annuncia che suo obiettivo prioritario "sarà valorizzare le tante potenzialità che esistono nel sistema della ricerca italiana".