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Eleonora Giorgi: ''Riaprire cinema e teatri con orari estesi, così si rischiano assembramenti''

Aumento degli spettacoli sia teatrali che cinematografici, mascherine obbligatorie per tutti gli spettatori che assistono a uno spettacolo cinematografico o teatrale al chiuso, distanziamento dei posti anche all'aperto, magari raddoppiando il pubblico, e no al contingentamento degli orari che creerebbe solo assembramenti. Questa la proposta di Eleonora Giorgi che, parlando con l'Adnkronos si dice entusiasta della riapertura dei cinema e dei teatri perché ritiene ''fondamentale far ripartire il paese. Temo -spiega l'attrice- che noi dovremmo imparare a convivere con questo virus. Tutto il mondo si è interrogato su come muoversi. Se il paese non riparte i danni da questo momento in poi sarebbero irrimediabili. Intanto cominciamo a riaprire -dice- dobbiamo essere super attenti e riappropriarci della nostra libertà con intelligenza, non c’è nessuno che lo dice. Tutto deve ripartire nella massima sicurezza individuale -sottolinea- ognuno di noi deve essere intelligente e proteggere naso e bocca dal virus. Trovo ad esempio che le mascherina al cinema siano necessarie parche al chiuso non ci sono le finestre e a me l’aerazione dei macchinari non piace per niente perché assorbe e redistribuisce l'aria. La ffp2 sarebbe la più sicura ma basterebbe la chirurgica''.

Sul contingentamento degli orari la Giorgi è categorica: "Il concetto di non stare troppo assembrati è giustissimo perché chiaramente è la causa di qualsiasi contagio, anche di un banale raffreddore, ma il fatto di contingentare gli orari è qualcosa che tende ad assembrare le persone. Riaprire i negozi e i centri commerciali e dargli degli orari stringati tende a creare degli assembramenti all’entrata e all’uscita. Io estenderei invece le riaperture in maniera sostanziale''. E il coprifuoco? "Non fa altro che far fare ai ragazzi la movida alle cinque del pomeriggio -continua la Giorgi- trovo che la storia del coprifuoco che è fatta solo per evitare la movida sia un provvedimento davvero ingiusto. Bisogna avere il coraggio di identificare delle categorie, se il problema sono gli under 16 si fa solo per loro e gli si dice: 'Ragazzi, siccome non siete in grado di comportarvi, per voi c’è il coprifuoco'. Insomma bisognerebbe avere il coraggio di fare una contingentazione generazionale''.

''Il coprifuoco inoltre -aggiunge- causa assembramenti. Ci sarà un fuggi fuggi generale anche per chi va a ristorante. Io eviterei coprifuoco con 60 milioni di abitanti, se non apriamo a dismisura non si troverà più posto da nessuna parte, neanche al cinema. Ci sono ristoranti già prenotati fino a maggio. Io estenderei gli orari il più possibile'', ribadisce. L'attrice si dice comunque molto ''contenta di questo passo del Governo (la riapertura dei cinema e dei teatri, ndr) che alcuni virologi considerano rischioso. Io invece mi auguro che tutti gli italiani sappiamo gestire queste riaperture. Anche in termini psicologici, spirituali e morali la situazione non è più sostenibile''. Per non parlare, continua la Giorgi, di ''un dato fondamentale che è quello della disuguaglianza che si è veramente accentuata in maniera esasperante: c’è una categoria di persone garantite e un'altra che è stata bloccata e non risarcita in alcun modo. Bisognava tagliare una parte del compenso dei 'garantiti' e girarla per equilibrare la situazione ma questo non è stato fatto. Io sono dalla parte dei commercianti -conclude- i ristori non sono stati adeguati mentre ci sono categorie che non sono state toccate dal problema. Per gli autonomi sono state date delle briciole, non ci sono stati dei sostegni adeguati per questo dobbiamo ripartire in fretta''.

(di Alisa Toaff)