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Lombardia zona arancione scuro fino al 14 marzo, regole

Lombardia zona arancione scuro fino al 14 marzo per contrastare la diffusione del Covid e delle sue varianti. E' entrata in vigore l'ordinanza firmata dal presidente della Regione, Attilio Fontana, che prevede la chiusura di tutte le scuole (tranne gli asili nido) e regole più stringenti su spostamenti, negozi, bar e ristoranti, visite a congiunti e amici e seconde case. Ecco cosa si può fare e cosa no nella fascia intermedia rafforzata di rischio Covid.

E' sospesa la didattica in presenza nelle istituzioni scolastiche primarie e secondarie di primo grado e secondo grado, nelle istituzioni formative professionali secondarie di secondo grado (IeFP), negli Istituti tecnici superiori (ITS) e nei percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) nonché nelle scuole dell’infanzia. Proseguono i servizi per la prima infanzia (nidi e micro nidi).

Non è consentito recarsi presso le proprie abitazioni diverse da quella principale (c.d. seconde case), ubicate nel territorio della Regione fatti salvi gli spostamenti motivati da comprovate e gravi situazioni di necessità. Non sono consentiti gli spostamenti verso le abitazioni private abitate ubicate nel territorio della Regione, fatti salvi gli spostamenti motivati da comprovate e gravi situazioni di necessità. Non è necessaria l'autocertificazione per muoversi all'interno del proprio Comune di residenza. Dalle 22 alle 5 resta il coprifuoco.

Restano aperti gli esercizi commerciali al dettaglio. L'accesso però è consentito ad un solo componente per nucleo familiare, fatta eccezione per la necessità di recare con sé minori, disabili o anziani. Nei fine settimana restano chiusi i centri commerciali ma è consentita la vendita degli alimentari e di altre merci considerate essenziali. Restano aperti parrucchieri e centri estetici. Restano chiusi bar e ristoranti, è consentito il servizio di asporto o delivery fino alle 18 per i bar e fino alle 22 per i ristoranti.

Non è consentito l’utilizzo delle aree attrezzate per gioco e sport (a mero titolo esemplificativo, aree attrezzate con scivoli ed altalene, campi di basket, aree skate etc.) all’interno di parchi, ville e giardini pubblici, fatta salva la possibilità di fruizione da parte di soggetti con disabilità. L'attività motoria individuale all'aperto resta consentita, restano chiuse palestre e piscine.