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Toni Scervino: "La sfida della pandemia ci fa sentire orgogliosi del nostro Made in Italy'

"La pandemia ci deve insegnare a reinventarci, ad adattarci a un nuovo modo di essere, a fare maggiore attenzione ai costi, agli sprechi. Anche le aziende devono adattarsi ai nuovi tempi. La nostra sfida sarà potenziare l’e-commerce e far vedere chi siamo. Siamo orgogliosi della nostra artigianalità e del nostro Made in Italy”. Parola di Toni Scervino, amministratore delegato e co-founder della maison Ermanno Scervino, che oggi presenta la sua fall-winter 2021-2022 in occasione della fashion week. Se Ermanno è la parte creativa del brand, Toni è quella manageriale, l'altra anima dell’azienda, senza la quale la maison toscana vivrebbe un po' a metà.

"Grazie alla manualità, alle nostre sarte e agli artigiani abbiamo una vera storia da raccontare - spiega Toni Scervino all’Adnkronos - anche con i social la nostra sfida è raggiungere il cliente finale e raccontagli il nostro patrimonio, la nostra storia, che non è un bluff ma un prodotto vero. Vogliamo far emergere questa verità”.

Col quartier generale a Bagno a Ripoli, alle porte di Firenze, la griffe durante i mesi più duri della pandemia ha dovuto reinventarsi ma la vicinanza dei distretti artigianali ha aiutato a non mollare la presa: "Ci siamo dovuti adattare ai protocolli anti Covid in azienda - sottolinea Toni Scervino - ma abbiamo la fortuna di trovarci in una zona ad alta densità di artigianalità. Siamo riusciti a realizzare collezioni comunque complesse e ad alto contenuto di ricerca pur nel momento di lockdown più duro. E’ vero che ci sono stati momenti di disagio però la vicinanza a un indotto così vario, specializzato e alto ci ha reso possibile uscire con le collezioni nei tempi e non con una creatività diluita”.

Anche la collezione di oggi “è nata dalle esigenze del momento-– spiega l’ad di Ermanno Scervino - non si poteva non tener conto delle esigenze delle donne, di ciò che stanno vivendo e di cosa hanno bisogno. E’ una collezione basata più sullo sportswear, sul daily, sempre con un occhio alla bellezza e alla femminilità, all’artigianalità, che ci caratterizzano”.

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Toni Scervino non ha dubbi sullo sportswear: può essere di lusso. “Assolutamente - rimarca - noi lo abbiamo sempre fatto, non è stata una cosa stravolgente, abbiamo sempre amato quel tipo di immagine, con i nostri codici stilistici. Capi molto femminili, con materiali sportswear li abbiamo realizzati in modo elegante usando nylon, neoprene, pelliccia ecologica, come la gonna classica a pieghe ma fatta di neoprene, in modo molto femminile”.

E' sempre alle donne, alla loro forza e alle loro esigenze che Ermanno pensa quando immagina le collezioni: “Ermanno ama tutte le donne, di qualsiasi tipo esse siano, l’importante per lui è che il risultato sia armonico” osserva Toni. Un altro tema che sta a cuore all’imprenditore è la sostenibilità. “Assieme ad heritage e inclusione oggi sono il futuro della moda – rimarca - non si può prescindere da questi temi e da questo nuovo modo di essere. I giovani per fortuna hanno questa forte sensibilità e dobbiamo tutti adattarci velocemente a questi temi”.

Anche se nei mesi scorsi l’azienda ha risentito delle chiusure dei negozi, la maison è riuscita a spingere l'acceleratore sull’e-commerce: “Siamo stati tra i primi a digitalizzare subito le collezioni – sottolinea – mandando i capi sulle piattaforme, non solo fotografati ma anche filmati”. Ora l’obiettivo è andare avanti a testa alta e dedicarsi a nuovi progetti: “Guardiamo avanti - spiega Toni Scervino -. Non abbiamo perso la voglia di combattere, come tutte le altre aziende, l’importante è avere ancora sfide e progetti. Abbiamo la Cina che sta crescendo vertiginosamente e stiamo diventando un brand di riferimento per tutta l’Asia”.

La speranza che si torni presto a correre, Toni, la ripone soprattutto nel governo Draghi: “Sono molto fiducioso, adoro il governo Draghi - ammette - Ne sono felicissimo, è una spinta per tutti noi imprenditori. Draghi è un professionista, un uomo serio, che conosce le aziende. Evviva il governo Draghi”. (di Federica Mochi)